I miei Viaggi


MOTOGIRO DELLA CORSICA, 30 maggio/3 giugno 2014
DIARIO DI VIAGGIO

Giorno 1: PARTENZA

Dopo due mesi di preparazione eccoci partiti, la moto è carica come un mulo, io e Dany siamo carichi come molle, alle 18.15 si parte da Volvera direzione Genova Porto.
Il tragitto in autostrada è stato senza lode né infamia, 180 km percorsi ad una media di 100-110 km orari, in totale rilassatezza, senza fretta. In fondo perché correre? L'imbarco era alle 20.30 e la partenza alle 22.00,ci siamo anche fermati a metà strada per una pausa caffé e sigaretta.
Arrivati al porto in perfetto orario per l'imbarco. La stiva del traghetto è piena di moto, ne ho contate almeno una sessantina...ma sarà sempre così? In compenso i ponti sono poco affollati, meglio così.


Giorno 2: tappa BASTIA-PORTO D'OTA
Arriviamo a Bastia in perfetto orario, anzi, con mezz'ora di anticipo, sbarchiamo alle 8.00 e partiamo subito per il giro, la Corsica ci ha catturato da subito e la voglia di girarla è tanta. All'uscita del porto proseguiamo a destra, senza accendere il navigatore, direzione ROGLIANO, che dista 40 km da Bastia. La strada costiera non è male, stretta e tortuosa, ma percorribile, soprattutto dopo aver preso confidenza con l'asfalto e dopo aver testato il comportamento della moto. E' il primo viaggio a pieno carico. La giornata non è delle migliori, e la speranza di un bagno al mare è andata a farsi benedire, ma ammetto che la temperatura mite è l'ideale per viaggiare.
Pausa a Macinaggio, caffè, sigaretta e qualche foto:
Si riparte alla volta di SAINT-FLORENT,la cosa stupefacente di queste strade è che mentre stai percorrendo una litoranea, di colpo ti ritrovi in mezzo alla montagna. L'andatura da mototurismo sembra dare fastidio ai più che ci ritroviamo alle spalle, ma noi siamo venuti in Corsica proprio per fare mototurismo, non certo per piegare con le ginocchia a terra o per correre.
La pausa a Saint-Florent dura poco, giusto il tempo per fare il pieno alla moto e ripartiamo subito in direzione CALVI. Finora, a parte qualche breve tratto con strada abbastanza larga, abbiamo trovato strade tortuose e strette, la maggior parte delle quali completamente sprovvista di guard-rail, solo in prossimità di Calvi diventano strade quasi normali.
Sosta a Calvi e piccola spesa ad un supermercato per beni di prima necessità (qualcuno ha dimenticato a casa i trucchi .... ). Ripartenza in direzione GALERIA, riprendiamo la strada e ci becchiamo la pioggia, un temporale breve ma intenso. SANTI PANTALONI B-TWIN IMPERMEABILI DI DECATHLON! Il migliore acquisto degli ultimi tempi e al prezzo più conveniente, soli 16 euro al paio. Arrivati a Galeria:il buio più totale! IL NULLA ASSOLUTO!!! Come d'accordo con la rivista "IN_VIAGGIO_CORSICA", ci dirigiamo verso OSANI. Il posto doveva pullulare di campeggi, in realtà non abbiamo trovato nemmeno il paese, solo un cantiere. Stanchi,affamati, scazzati, decidiamo di continuare per altri 20 km in mezzo alle montagne per arrivare a Porto. Qui, volere o volare, a costo di dormire su una panchina, ci saremmmo fermati per la notte. Questi ultimi km sembrano infiniti, nervi a fior di pelle e i vaffanculo si presentano dietro ogni curva e a ridosso di ogni burrone, asfalto pessimo, sabbia per terra. E senza contare che tra Galeria e Osani abbiamo trovato un pezzo di strada bianca a causa di una frana che ha bloccato la strada principale. A 10 km da Porto crollo totale, chiappe e schiena a pezzi, la psiche alquanto labile, al punto di intravedere gli alieni tra le nuvole. Come un miraggio intravediamo un chioschetto in mezzo ad un boschetto: CACCHIO    C' E' VITA SULLA TERRA! E' stata la nostra salvezza, prima di tutto perché ci siamo ripresi grazie a delle barrette energetiche ( leggasi MARS AL CIOCCOLATO FONDENTE), secondo perché avevamo finito da un pezzo          l' acqua ed eravamo assetati, terzo perché la proprietaria, accortasi del nostro sconforto ci ha consolati dicendoci che la strada brutta sarebbe durata ancora poco e che una volta superata Piana avremmo trovato strade tortuose, ma larghe e scorrevoli. Alla fine, prima di salutarci, ci ha regalato un portafortuna, una miniatura della fontana della Madonna di Piana. Dopo 20 minuti siamo arrivati a Piana,abbiamo trovato posto al campeggio "Sole e Vista" dove abbiamo anche cenato. E vi giuro che abbiamo mangiato una tra le pizze più buone della nostra vita (oltretutto anche il proprietario ha una NC).

DETTAGLIO DEL PERCORSO 261 KM (più quelli  imprecisati tra giri e rigiri)

GIORNO 3: tappa PORTO D'OTA-BONIFACIO
Sveglia alle 9.00 belli riposati e carichi. Partenza alle 10.00 sotto un cielo azzurro e un sole tiepido. Ristorati da una sana dormita e ricaricati dalle parole della nostra salvatrice, riprendiamo il viaggio alla volta di Bonifacio.      I primi chilometri, nonostante le pessime strade, non pesano, oltretutto il percorso è molto affascinante. Rimaniamo incantati mentre attraversiamo i Calanchi di Piana, la strada è letteralmente scavata tra due costoni di pietra, sembra di attraversare un vero e proprio canyon americano. Superata Piana, la strada è decisamente migliore, più larga, più sicura e meno faticosa, finalmente riesco a stare sopra i 60 km/h. Procediamo verso Ajaccio e vi arriviamo intorno a mezzogiorno facendo delle brevi tappe per scattare delle foto. Ad Ajaccio ci fermiamo per pranzare e per fare un piccolo giro da "turisti", e che ci becchiamo? LA FIERA!!! Con tanto di mercato, e dove c'è mercato c'è una donna che DEVE comprare qualcosa trascinandoti tra le bancarelle. Pranziamo, gelatiamo (un gelato all'italiana, a detta loro, ma che di italiano non ha nemmeno il nome, se non altro è commestibile), riforniamo la naNCy e ripartiamo in direzione Bonifacio.
Strada stupenda, molti chilometri li percorriamo affiancando il mare. Nei rientri verso la montagna ci becchiamo la pioggia, sempre a tratti, e inoltre veniamo costretti ad una deviazione in piena campagna, fino a Propriano a causa di una gara ciclistita che si sta svolgendo sulla statale principale. Poco male, se non fosse che la strada dove ci hanno deviato è una secondaria in mezzo al NULLA. Decido di inserire il navigatore, ma anche lui ha cominciato a dare i numeri, era un continuo "effettuare una inversione di marcia consentita", alla fine abbiamo allungato di circa 9 chilometri. A propriano ci rimettiamo nuovamente sulla D157 per Bonifacio. Pochi chilometri per riprendere la costa e lasciarci alle spalle la pioggia, e ricomincia lo spettacolo di calette e golfi stupendi. Pausa caffè al golfo di Roccapina, in un locale proprio sulla spiaggia, foto di rito, sigarettina e ripartenza.
Arrivo a Bonifacio intorno alle 17.00, giro in moto nella Ville-Haute, FANTASTICA, è molto simile a Otranto, solo più alta e più fortificata. 
Ci mettiamo alla ricerca di un camping per la notte e lo troviamo a circa 4 km fuori città. Sistemazione nel bungalow e ripartenza per la città alta, alla ricerca di un localino dove cenare. Troviamo un localino nel budello centrale, il "Cafè de la Poste", il proprietario ha origini italiane, precisamente di Genova. Cena ottima e abbondante, finalmente un caffè decente e soprattutto una crema catalana squisita e con uno strato di zucchero veramente ben caramellato. Se capitate da queste parti vi consiglio vivamente di andarci.
Rientro al camping e... buonanotte ai sognatori! Già pensiamo che domani sarà l'ultimo giorno, peccato.

DETTAGLIO DEL PERCORSO 216 KM (più quelli  imprecisati tra giri e rigiri)


GIORNO 4: Tappa BONIFACIO-BASTIA
Sveglia alle 9.00, ricaricata la moto, colazione al bar del campeggio, dove alla domanda "parlez-vous italien?" ci siamo sentiti rispondere "EJA!". Era il pizzaiolo che preparava i panetti per la pizza della sera, originario della Sardegna. Dopo un' abbondante colazione e una bella chiacchierata con mister AJO', alle 10.00 si riparte per l'ultima tappa di questo tour, alla volta di Bastia. L'umore è alto, ma c'è anche una punta di tristezza perché consapevoli che è l'ultimo giorno. La strada scorre veloce e si susseguono panorami sempre stupendi, anche se meno selvaggi di quelli della costa ovest. Sosta per un caffè in riva al mare, anche se non abbiamo idea di quale fosse il paesino (spesso mancano i cartelli all'entrata e all'uscita dei paesi, altre volte pensi di essere uscito da un paesino perchè c'è il cartello AU REVOIR, e invece ci sei ancora dentro), foto di rito e ripartenza. Dopo qualche chilometro, nel bel mezzo di un paese, una stronza con un SUV non si ferma allo stop e a momenti le finivamo sul cofano! Per fortuna l'ABS della moto ha fatto il suo dovere, e dopo i dovuti cristonamenti e insulti alla demente, con tanto di ALZATA-DI-DITO-MEDIO siamo ripartiti per fermarci dopo nemmeno un chilometro per riprenderci un pò dallo spavento. Arriviamo a Bastia intorno alle 13.30 con inaspettato anticipo, visto i precedenti due giorni, e quindi: IDEONA, ricerca immediata di un campeggio sul mare per approfittare del pomeriggio e dedicarsi allo spiaggiamento totale! Dopo qualche sfortunato tentativon (solo posto tenda o albergo, e noi non abbiamo la tenda, e nemmeno la voglia di spendere 130 euro per una notte) , ritornando indietro di qualche chilometro e precisamente a Biguglia, troviamo il lido La Marana, e all'interno, tra villaggi privati, hotel 12 stelle e-chi-più-ne-ha-più-ne-metta, troviamo il Camping San Damiano, direttamente sul mare. Anche lì, alla domanda classica ci siamo sentiti rispondere in italiano, precisamente con cadenza napoletana "e cett cett, tt'appò" (certamente, tutto a posto), era la ragazza della reception, di origini napoletane, WOW ci sentivamo quasi a casa!!! E così, alla modica cifra di 65 euro ci siamo aggiudicati un bellissimo bungalow con tutti i comfort a 50 metri dal mare e a 50 metri dalla piscina. Sistemiamo tutto e in tempo zero siamo costumati, asciugamanati e pronti per il mare, bagnetto in acqua freddissima, asciugatura al sole e poi bagnetto in piscina ( e mica si poteva andare via senza provare, nè!). Pomeriggio di totale relax e cena al lume di candela nel ristorante del campeggio, PEPATA DI COZZE, CANNELLONI AU BROCCIU, PIZZA CON CHORIZO, BIRROZZA DA O.5L E SCHWEPPES (a proposito, scordatevi la nostra birra media, qua le misure vanno veramente a multipli e sottomultipli di litro). Passeggiatina e poi a nanna, storditi dalla giornata di mare e dai tre giorni di moto.

DETTAGLIO DEL PERCORSO 172 KM (più quelli  imprecisati tra giri e rigiri)

GIORNO 5: Il ritorno
Anche le cose più belle hanno una fine, e questa bella vacanza è arrivata al termine. La sveglia suona presto, alle 7.00 visto che alle 8.30 dobbiamo essere all'imbarco al porto di Bastia. Siamo un pò tristi, e non ce lo neghiamo. La Corsica ha un fascino che non riusco a spiegare nelle parole di questo diario di viaggio, il continuo susseguirsi di panorami totalmente eterogenei, un territorio nel complesso ancora selvaggio e a tratti incontaminato. Bisogna venirci e scoprirlo, non ci sono racconti, foto o video che possono raccontarvi quello che solo gli occhi possono vedere, quei profumi che solo il naso può sentire, quelle emozioni che solo una moto può dare. Alle 8.00 siamo pronti, ricarico le valigie e riaccendo la moto, per un'ultima volta. Siamo al porto puntuali, siamo tra i primi ad arrivare, e infatti aspettiamo un bel pò prima di imbarcarci. Si sale sulla passerella e ci troviamo nella pancia del traghetto, assicuriamo la moto alle corde e saliamo sul ponte, si parte. Rimaniamo affacciati alla balaustra fino a quando la Corsica non è completamente sparita alla nostra vista. 
Dopo quattro ore e mezza siamo a Genova, due ore ci separano da casa e dalle bimbe. 
Vacanza finita

Nella photogallery e nella videogallery potete trovare tutte le foto e i video del tour. 

Nessun commento:

Posta un commento