venerdì 14 marzo 2014

CERTOSA DI PAVIA, PRIMA USCITA CON IL MOTOCLUB DI NONE


Domenica 9 marzo, prima uscita insieme al MC None e i Motomannari. In occasione di quello che per loro è un evento annuale, ossia il "motogiro delle donne". L'appuntamento è per le 8.30 a None, in piazza Cavour e da lì si parte per le 9.00 in direzione Pavia. 
In piazza sono stato accolto da tutti come uno di loro, nonostante non abbia ancora fatto il tesseramento e nonostante mi conoscessero solo alcuni del Club e qualcuno dei Mannari.
Dopo i saluti di rito, il caffè al bar e la foto di gruppo, si parte verso Pavia. La giornata è stupenda, e la temperatura, benché non ancora calda, è ben sopportabile per le uscite in moto. 
Dopo l'esperienza di Fossano (avevo le gambe in ebollizione a causa dell'imbottitura dei pantaloni tecnici), decido di non indossare l'imbottitura dei pantaloni, e la scelta non si è rivelata errata. Infatti non ho sentito per niente freddo alle gambe.
Conto le moto: 19 in totale e tra conduttori e zavorre siamo in 25. Bel gruppetto per un giro!
Partenza da None per proseguire in direzione Candiolo. Tangenziale nord di Torino e poi A4 direzione Milano, la scelta, secondo me, è sbagliata, avrei preferito viaggiare essenzialmente su strade statali, ma è anche vero che visto il giro e l'idea di tornare a casa non troppo tardi (di sera le temperature si abbassano di parecchio e dopo una giornata in sella, arrivare a casa infreddoliti non è il massimo), l'opzione autostrada si rivela la migliore.
Per fortuna non mi trovo in mezzo a corridori, per cui il tratto autostradale viene percorso nei limiti di velocità e c'è sempre un capocolonna e una scopa a tenere sotto controllo il gruppo.  
Breve sosta all'autogrill dopo il casello di Rondissone e poi dritti verso Novara, lasciamo l'autostrada percorrendo le statali novaresi fino a Vigevano. Sosta di un'ora per un aperitivo e poi di nuovo in marcia direzione Certosa di Pavia.
Le strade da queste parti sono godibilissime, non ci sono moltissime curve, ma l'alternarsi di rettilinei, curvoni e rotonde ci permette anche di lanciarci in qualche piega.
Pranzo e chiacchiere in compagnia , veloce visita alla Certosa per poi ripartire verso casa, ma questa volta facendo la statale che porta a Chivasso. 
Pausa caffè a Mortara. Qui alcune moto preferiscono staccarsi e continuare prendendo l'autostrada al primo ingresso disponibile, il resto del gruppo preferisce continuare percorrendo la statale fino a Chivasso.
Da Chivasso di nuovo la A4, pausa per salutarsi all'autogrill di Settimo e poi a casa.
Bel giro, bella compagnia. Martedì ho promesso a Domenico che andrò in sede per fare il tesseramento, e colgo l'occasione per farmi dare la loro road-map e i riferimenti del viaggio in Corsica che hanno fatto l'anno scorso, visto che a fine maggio ho organizzato il mio tour. Ne approfitto anche per chiedere info sul giro delle Marche che hanno organizzato per il ponte del Primo maggio, e al quale credo di partecipare.
Alla prossima BRO', LAMPS !!!

APERTURA STAGIONE

Quale potrebbe essere il miglior inizio della nuova stagione motociclistica?
Semplice, il motoraduno di Fossano!

Domenica 2 marzo, sveglia alle 8.00, colazione e preparazione e alle 9.00 si parte! Il cielo è clemente, nonostante la temperatura che non è certo quella primaverile. Infatti la mattina il termometro segna 6 gradi. Nessun problema per me, visto che ho comprato da poco i nuovi pantaloni tecnici imbottiti e la giacca è stata collaudata con temperature ben inferiori. Comunque si va. Da subito le strade sembrano deserte e fino a Casalgrasso non incrocio nemmeno l'ombra di una moto, tant'è che ho pensato di aver sbagliato giorno. Ma ad un certo punto, da dietro sento il rombo inconfondibile di una Harley, e poi altre due, e altre moto ancora, fino ad arrivare alla prima rotonda e contarne almeno una decina. A Racconigi la colonna di moto era diventata già un serpentone di una ventina di elementi e man mano che ci si avvicinava a Fossano si aggregavano altri motociclisti. E' stato bello sentirsi parte di qualcosa di grande, non ci si conosceva ma si sentiva nell'aria quella che viene chiamata "fratellanza bikers". Si camminava compatti in colonna, come se ci fosse qualcuno a dirigere il tutto, anche se questo qualcuno in realtà non c'era. Ma di sicuro questa è una cosa che ci differenzia dagli automobilisti, cioè sentirsi parte di una unità senza voler strafare, senza per forza voler superare a tutti i costi, perché vivere le due ruote vuol dire prima di tutto godersi la strada, ancor meglio se in compagnia.
Arrivati a Fossano la temperatura era già più mite, 12 gradi che sembravano molti di più.
Immaginavo di trovare casino, di trovare il centro di Fossano invaso da moto, in realtà ho trovato TUTTO FOSSANO invaso da moto. Ottima organizzazione della cittadina, con i volontari e i vigili che già all'ingresso del paese dirigevano il traffico, alle auto era stato vietato l'ingresso per agevolare i motociclisti, e a parte qualche residente, di macchine per il centro non se ne sono viste.
Le vie intorno al centro erano invase da stand e bancarelle di ogni tipo, la zona food era ben organizzata con panche e un tendone per poter mangiare al coperto.
Rombo di motori, qualche burn-out e il classico odore delle gomme bruciate.
Dopo la colazione a base di focaccia, birra e caffè, dopo qualche giro per gli stand, è stata la volta della benedizione da parte di Don Mario, meglio conosciuto come DON BIKER, che come ogni anno ha benedetto le moto e i motociclisti, ha ricordato e pregato per le vittime della strada e ci ha esortato a coltivare la nostra passione con il casco allacciato e il cervello collegato.
Finita la benedizione le moto han cominciato a lasciare il piazzale, che man mano si è svuotato.
Si torna a casa, godendosi la strada e il sole.